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DA VALLEGRASCIA A S. MARIA IN PANTANO


Durata dell'escursione 1/2 giornata
Dislivello in salita 350m
Tempo Andata ore 2; ritorno ore 1,30
Difficoltà Media - solo però per la lunghezza del percorso.
Equipaggiamento Da escursione con calzature adatte e copricapo
Interesse Etnografico, paesaggistico, geomorfologico, floristico
Periodo Da primavera inoltrata all'autunno
Localizzazione Quest’itinerario segue un tratto dell’ antico Sentiero dei Mietitori. Questo antico percorso risale prima la Valle dell’Aso sul versante orientale dei Sibillini poi sale per la vallata di Vallegrascia sotto il Monte Banditello proseguendo per il Colle del Galluccio e Forca di Presta aggirando così il Vettore fino ad arrivare nella Piana di Castelluccio sul versante occidentale dei Sibillini.
Partenza Dalla Casa dei Nonni prendere la provinciale in direzione di Monteleone di Fermo. Si prosegue per Montelparo e, continuando sulla provinciale, si scende al fiume Aso. Prima del ponte si imbocca a destra la strada che risale il fiume lungo la sponda sinistra, si prosegue fino a Comunanza e quindi, sempre risalendo la sponda del fiume, si supera il lago di Gerosa, su cui spicca la chiesuola preromanica di S. Giorgio all’Isola. Superato sulla destra il bivio per Montemonaco si imbocca, a sinistra, la deviazione per Rascio. Superato l’abitato di Rascio si prende subito a destra una strada asfaltata che porta a Vallegrascia dopo aver attraversato S. Lorenzo. All’inizio dell’abitato di Vallegrascia occorre imboccare una strada brecciata a sinistra che scende verso il torrente. Parcheggiare l’ auto presso lo slargo formato dall’ incrocio di due carrarecce.
Lasciata l’ auto si inizia l’ escursione imboccando la carrareccia a destra. Questo itinerario è un tratto dell’ antico Sentiero dei Mietitori percorso in passato da numerosi braccianti che dalle colline marchigiane nella stagione delle mietitura migravano verso le campagne del versante tirrenico. Quando nell’ estate ormai avanzata tornavano ai “Monti Azzurri “ li attendeva il grano di Castelluccio che matura più tardi vista l’ altitudine dei terreni attorno ad esso. Lungo questo sentiero si trovavano numerose chiese che servivano come ristoro materiale, morale e spirituale ai viaggiatori. Tra queste, oltre alla Chiesa di S. Giorgio all’ Isola e alla Chiesa di S. Lorenzo, c’è la Chiesa di S. Maria in Pantano posta proprio sotto le falde del Vettore.
Essa è una chiesa romanica che fece parte dei numerosi possedimenti farfensi dei monaci di S. Vittoria in Matenano. L’ ampia strada brecciata che stiamo seguendo ci porterà dopo 4 km di salita ad una vasta pianura erbosa in quota annunciata da un piccolo casale. Questa splendida piana ( 1100 m ) incastonata tra una pineta a sinistra e le pendici boschive dei monti a destra è sempre falciata e quindi ideale per picnic e giochi all’ aria aperta. Seguendo la carrareccia che la attraversa si arriva fino alla Sorgente Santa e imboccando la strada brecciata a destra è possibile salire fino alla Chiesa di S. Maria in Pantano ( 1160m).
Il ritorno avviene per lo stesso percorso.